da 'la Repubblica': 'Monti: 'Senza nuovi fondi sanità pubblica a rischio''

28.11.2012 15:44

La frase completa detta da Monti è: "La sostenibilità futura dei sistemi sanitari nazionali, compreso il nostro di cui andiamo fieri, potrebbe non essere garantita se non si individueranno nuove modalità di finanziamento per servizi e prestazioni".

Ora, al netto delle smentite e delle precisazioni di fonte governativa e ministeriale, le conseguenze non posso essere che tre: o si tagliano ulteriormente i costi della sanità, o si aumentano i contributi per il SSN, o si da inizio ad un processo di privatizzazione della sanità.

Taglio dei costi: è ovvio che è necessaria una razionalizzazione del sistema (a partire dalle spese farmaceutiche e per le attrezzature), ma gli operatori sanitari sono tutti concordi che ulteriori tagli economici (-2.4 miliardi previsti per il 2013), di posti letto (sono pressocchè quotidiane le inchieste sulla drammatica situazione dei pronto soccorso e i malati "posteggiati" sulle barelle per giorni) e di personale portano al collasso il SSN.

Aumento dei contributi: il Governo Monti si è distinto come quello che, negli ultimi anni, ha aumentato di più le tasse (dirette e indirette); pensare, in piena crisi economica, di ridurre i salari con l'aumento dei contributi per il SSN è pura follia e tra l'altro i ticket per le visite specialistiche viaggiano ormai intorno ai 50 € a botta.

Privatizzazione della sanità: è secondo me la strada che i "liberisti" nostrani vorrebbero percorrere...ed è la strada che dobbiamo sbarrare!

Partendo da ciò che dice, tra gli altri, Enrico Rossi, Presidente della Toscana, "Se vogliamo mantenere il Servizio Sanitario Nazionale vanno aumentati i finanziamenti e cancellati i tagli del governo Monti (...) [ripristinando] risorse sufficienti e individuando con le Regioni un set di indicatori di risparmi, appropriatezza e eliminazione degli sprechi".