da 'IL SECOLO XIX': 'Due euro l'ora per lavorare al call center'

01.08.2013 14:45

La notizia riportata dal Secolo in un piccolo box a pagina 8 ha dell'incredibile.

Non già per la cosa in sè, 37 dipendenti di un call center di Palermo pagati in nero due euro per un'ora di lavoro, attraverso una carta prepagata sulla quale veniva accreditato lo "stipendio", più alcuni benefit (5 € in caso di ottenimento di un incontro con il cliente, 20 € in caso di vendita di un impianto di depurazione dell'acqua), ma per il fatto (cito direttamente dall'articolo, sperando che sia un refuso) che il "socio di maggioranza (...) rischia sanzioni amministrative che vanno da 72mila a 644mila euro".

Cioè, se un imprenditore fa lavorare in nero, con una paga da fame, 37 dipendenti, evade le tasse e i contributi, ciò che rischia è una sanzione amministrativa enormemente più bassa di tutto ciò che ha risparmiato fino a quando non è stato scoperto!

Credo che con questi presupposti la battaglia per fare emergere il lavoro nero e l'evasione e l'elusione fiscale sia una battaglia persa in partenza!