LETTERA INVIATA ALLA RUBRICA 'PUNTI DI VISTA' DE 'IL SECOLO XIX' (E NON PUBBLICATA)

16.06.2013 16:56

Ho inviato oggi alla rubrica "PUNTI DI VISTA" de "IL SECOLO XIX" la lettera che riporto di seguito.

"In un piccolo "box" a pagina 24, "Il Secolo XIX" di domenica informa che sotto il tendone del Suq - in corso di svolgimento nel Porto Antico - non sono ammessi cani, per evidenti ragioni di igiene.
Segnalo che analoghe norme sono (giustamente) presenti anche per quanto riguarda l'accesso a Eataly, ma anche all'Acquario o alla Città dei Bambini, per limitarsi a sole strutture all'interno dell'area del Porto Antico.
Va da sè che questa normativa inibisce di fatto l'accesso a tali strutture da parte di persone accompagnate da animali (perlopiù cani), salvo, se si è in coppia, alternarsi nelle visite tenendo a turno il cane o, addirittura, "parcheggiare" lo stesso legato al di fuori delle strutture per potervi accedere; la seconda ipotesi, vista diverse volte soprattutto al di fuori Eataly, rappresenta comunque un reato e un disagio psicofisico per il cane pur brevemente abbandonato, oltrechè un rischio per i passanti stante l'evidente agitazione dell'animale.
Pensiamo solo a quanti, turisti o genovesi, rinuncino ad avventurarsi in una delle zone più piacevoli e frequentate della nostra città per questa difficoltà.
Il 21 novembre dello scorso anno, il Consiglio del Municipio I - Centro Est ha approvato all'unanimità una mozione presentata dal sottoscritto per l'individuazione di un area di sgambatura per cani nella zona del Porto Antico, individuando tale area negli inutilizzati campi da bocce prospicenti al piazzale di Calata Mandraccio e verificando la possibilità di inserire, in tale contesto, anche uno spazio didattico dedicato all’educazione sull’etologia animale per l’attivazione di percorsi di informazione e di sensibilizzazione (come previsto dall’art. 30 del “Regolamento comunale per la tutela e il benessere degli animali in città”) per le scuole cittadine e una struttura fissa di accudimento dei cani (con servizio di dog-sitting) gestite da una cooperativa sociale e/o dalle Associazioni animaliste, oltre che una struttura veterinaria di primo intervento.

 

Nei mesi successivi tale proposta è andata avanti con il contributo a titolo gratuito dell'architetto Fabio Pontiggia e del suo studio e nei prossimi giorni dovrebbe vedere la luce il progetto definitivo di ristrutturazione dell'area.
La fattibilità di tale progetto andrà poi evidentemente verificata sia con i proprietari di cani che, in tanti, sono presenti quotidianamente all'interno degli spazi del Porto Antico, sia con gli esercenti che vi svolgono il proprio lavoro sia, soprattutto, con la Porto Antico SpA, che gestisce l'area interessata.
L'auspicio è quindi che sia possibile, in tempi brevi, mettere a disposizione dei cittadini genovesi proprietari di cani, ma soprattutto dei numerosi turisti che arrivano a Genova con i loro amici a quattro zampe per vedere l'Acquario, un'area nella quale siano attivati servizi che possano rendere più piacevole, o quantomeno meno problematico il loro soggiorno nella nostra città.
Anche questo sarebbe un piccolo ma significativo segnale di attenzione, da parte della città, alle esigenze di miglioramento dell'accoglienza, soprattutto in zone nelle quali i flussi turistici - pur in presenza della crisi economica - si mantengono significativamente stabili.

Maurizio Galeazzo
Consigliere delegato ai Diritti degli animali del Municipio I - Centro Est
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