MOZIONE SU 'TELECAMERE DI VIDEOSORVEGLIANZA SUL TERRITORIO DEL MUNICIPIO'

18.03.2016 09:59

Ho trasmesso oggi al Presidente del Municipio la seguente mozione per la prossima riunione del Consiglio municipale:


"PREMESSO CHE
  • da un articolo pubblicato il 3 marzo 2016 sul quotidiano online www.laprimapagina.it si evince che sul territorio comunale genovese le telecamere di videosorveglianza sono passate dalle 30 del 2010 alle più di 300 odierne (una ogni 2000 abitanti) alle quali se ne aggiungono alcune centinaia di proprietà di Enti pubblici o partecipati (Porto Antico, Autorità Portuale, Aeroporto, ZTL, ecc.) e di privati
  • di queste, 248 sono destinate alla sicurezza della città, delle quali un centinaio sono ubicate sul territorio del nostro Municipio
  • come dice l’assessora alla Legalità e ai Diritti, Fiorini, nell’intervista allo stesso quotidiano “(…) hanno una buona funzionalità e vanno a integrare il presidio sul territorio delle Forze dell’Ordine. Ma non pensiamo che, da sole, possano risolvere il problema della sicurezza. (…)
  • il costo dell’acquisto dei sistemi di videosorveglianza, la loro manutenzione e la spesa per gli addetti al controllo costituisce una spesa non indifferente per le finanze del Comune
  • l’opposizione municipale si è più volte lamentata del peggioramento delle condizioni di sicurezza in città e nel nostro Municipio negli ultimi anni

CONSTATATO CHE

  • la maggior parte dei reati che si compiono sul territorio sono legati a microcriminalità a sua volta legata a problematiche relative a tossicodipendenze, alcolismo, disagio, mancata integrazione delle/dei nuove/i cittadine/i straniere/i, oltre a fatti più gravi legati a situazioni di omofobia o di violenze di tipo sessuale rispetto alle donne
  • la presenza di impianti di videosorveglianza non permette – ovviamente – un intervento in tempo reale delle forze dell’ordine sul luogo del reato, ma consente solo  un migliore approfondimento delle indagini successive
  • la sicurezza – se si prendono per buoni i molti interventi della minoranza citati in premessa – non è migliorata negli ultimi anni pur in presenza di un aumento del 1000% (!) del numero di telecamere
  • interventi di tipo preventivo, come il progetto sulle bande di latinos sviluppato anni fa da Università, Comune e Centro Sociale Zapata a Sampierdarena, aveva portato ad un azzeramento delle situazioni di criminalità in quel Municipio, che sono poi riemerse a fronte del mancato rifinanziamento del progetto
  • con costi simili a quelli che il Comune dovrebbe sostenere per nuovi servizi di videosorveglianza sarebbe possibile attivare convenzioni con le associazioni del privato sociale che si occupano di disagio o di integrazione che prevedessero la presenza sul territorio di operatori sociali o di mediatori culturali

Il Consiglio del Municipio I - Centro Est

impegna il Presidente e la Giunta Municipale

 

a farsi parte attiva nel proporre al Comune di Genova una modalità di combattere gli episodi di microcriminalità presenti sul territorio, che parta dalla prevenzione del disagio e dall’integrazione di coloro che, arrivando nella nostra città da altri Paesi, esprimono a volte atteggiamenti che si pongono in conflitto con la civile convivenza."