REPORT RIUNIONE CONSIGLIO MUNICIPIO CENTRO EST - 01.02.2016

01.02.2016 18:06

Si è tenuta dalle ore 14,25 dell'1 febbraio, presso la Sala Consiglio della Città metropolitana in Largo Lanfranco, la riunione del Consiglio municipale del Centro Est (assenti le/i consigliere/i Biagioni - Gruppo Misto, Brugnara - PD, Frisione - PDL, e Ripoli, FDS); il consigliere Palomba (AL) è entrato alle ore 15,15 e uscito alle ore16,20, alle ore 16,50 sono uscite/i le/i consigliere/i il consigliere Bianchini e Salterini (PDL), Italia e Lanini (PD), Ravera e Tizzi (SEL).

All'ordine del giorno i seguenti punti:

  1. comunicazioni del Presidente;
  2. approvazioni verbali sedute Consiglio municipale;
  3. parere su Regolamento assegnazione e gestione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica ubicati nel Comune di Genova;
  4. mozione presentata dai consiglieri Latona e Grasso (Lista Musso) e Carrero (Cittadini Centro Est) su "Istituzione di servizio pubblico di book-crossing dislocato nelle cabine Telecom in disuso sul territorio del Municipio I Centro Est";
  5. mozione presentata dai consiglieri Latona e Grasso (Lista Musso) e Carrero (Cittadini Centro Est) su "Definizione di un intervento in via Carlo Targa";
  6. mozione presentata dal consigliere Auteri (PD) su "Modifica precedenza e segnaletica all'incrocio tra corso Dogali e corso Firenze".

La seduta è iniziata con la comunicazione dell'assessora Italia (PD) sul progetto "Dire-fare-giocare" che si svolgerà alla Maddalena, cui il Municipio partecipa attraverso l'organizzazione del "Consiglio municipale dei bambini", attraverso il quale scolari della Daneo saranno eletti e parteciperanno al prossimo Consiglio municipale e saranno ospiti del Municipio, nel corso di due mattinate durante le quali incontreranno esponenti amministrativi e politici dello stesso.

Si è poi passati all'illustrazione delle interrogazioni a risposta immediata del consigliere Costa (Lega Nord) sulla situazione degli aggressivi parcheggiatori abusivi nella zona del Porto Antico e sul degrado del Centro Storico e del consigliere Auteri (PD) sulla recinzione del Chiostro di Sant'Andrea con cancellate - cui ha risposto il Presidente Leoncini e della consigliera Ferrara (SEL) con due interrogazioni che si riportano di seguito:

"Premesso che:
- in seguito ad un sopralluogo effettuato negli spazi adibiti al servizio di ristorazione delle scuole medie Don Milani/Colombo, la sottoscritta ha rilevato delle situazioni di igiene e pericolo piuttosto gravi:
- le stanze adibite al refettorio, alla distribuzione dei pasti e allo spogliatoio per le inservienti della mensa, presentano una situazione critica dei vetri delle finestre. Nello spogliatoio manca completamente un vetro, nel refettorio sono venati o rotti. Queste finestre molto grandi e antiche necessitano di manutenzione, manca lo stucco esterno, e quando vengono aperte sono un serio rischio per i ragazzi della scuola, per le inservienti, per le persone che transitano all’esterno (sotto peraltro c’è l’ingresso della scuola materna San Luigi)
- sul piano adibito a refettorio è presente un unico locale con dei bagni. Questo locale ha affisso un cartello con scritto “Vietato entrare” ma in realtà la porta è aperta. All’ingresso sono presenti una quantità di scatoloni vecchi che ostruiscono il passaggio e i diversi bagni alla turca sono in condizioni igieniche raccapriccianti
- le inservienti della mensa possono accedere al locale, se necessitano l’utilizzo del bagno, in alternativa avendone bisogno sono costrette a lasciare il lavoro e salire ai piani
- nel caso in cui uno studente/essa abbia bisogno del servizio igienico durante la ristorazione non può accedervi, oppure utilizza gli stessi che versano in queste condizioni
Chiedo alla Giunta:
- di richiedere un intervento urgente agli uffici competenti per mettere in sicurezza le finestre dei locali mensa.
Chiedo altresì di definire il problema dei servizi igienici attigui ai locali mensa, intervenendo per sanare la situazione, nel caso in cui questo non sia possibile, chiedo la chiusura degli stessi per ovvi motivi igienici.
" alla quale ha risposto l'assessora Italia (PD) informando che la situazione è stata segnalata all'area tecnica del Municipio per quanto di sua competenza e, per gli interventi più impegnativi, al Comune, oltre che alla scuola stessa per quanto riguarda lo sgombero e la pulizia dei bagni.

"Premesso che:
- in seguito alla partecipazione al Comitato del Nido d’Infanzia Oleandro, situato in via Balbi, il 18 Gennaio 2016 i rappresentanti dei genitori e in particolari modo la responsabile Bianca Avanzino, sollevano un disagio piuttosto importante nella fruizione dello spazio esterno
- l’asilo nido comunale ha come unico spazio esterno un terrazzo, utilizzato sia in inverno che in estate, delimitato da un muro molto alto. Questo muro presenta un rampicante piuttosto esteso che crescendo e insinuandosi fa cadere molte pietre di piccole dimensioni, che ovviamente precludono l’utilizzo antistante per ragioni di sicurezza
- La dott.sa Avanzino ha confermato esistere il problema da tempo, sostenendo che vi siano stati diversi sopralluoghi da parte del Comune, ma la situazione non è stata ancora risolta
- Ad oggi il terrazzo è stato diviso a metà dalle stesse maestre d’asilo, per poter utilizzare lo spazio esterno evitando di incorrere in pericoli per la salute degli infanti
Chiedo alla Giunta:
- di attivarsi affinché gli uffici competenti possano effettivamente e tempestivamente risolvere il problema in questione, restituendo la possibilità di usufruire dello spazio esterno in tutta sicurezza.
" alla quale, sempre l'assessora Italia (PD) ha risposto che l'area tecnica del Municipio conttaterà una ditta per la rimozione del rampicante mentre l'assessore Grubesich (PD) ha informato che, dopo una verifica della proprietà del muro, sarà programmato un intervento per la messa in sicurezza dello stesso.

Il punto 2. è stato approvato all'unanimità.

Un intervento del Presidente della I Commissione, Giaretti (PDL), ha aperto poi la discussione sul Regolamento sugli alloggi ERP; dopo tale intervento la maggioranza ha richiesto una sospensiva della seduta per discutere di un ordine del giorno presentato dal consigliere Galeazzo (SEL) e per decidere sul voto sul Regolamento, incontro che però non ha portato ad una decisione unanime nè sull'odg che sul Regolamento.

Alla ripresa dei lavori, Galeazzo (SEL) ha letto il proprio ordine del giorno collegato alla richiesta di parere, che si riporta di seguito:

"Il Consiglio del Municipio I - Centro Est
giudica il Regolamento assolutamente insufficiente ad affrontare i temi dell’assegnazione e della gestione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica in funzione della tutela delle fasce più deboli della popolazione della città.
Nello specifico

- l'art. 8, punto 7, che tratta del cd. cohausing, recita "(...) nel periodo di ricerca dei coassegnatari le spese di affitto e di amministrazione sono addebitate a coloro che abitano al momento l'alloggio (...).
Non pare ragionevole che il canone del singolo affittuario venga gravato dall'assenza di uno o più inquilini e pertanto si richiede che nel periodo di vacanza la spesa del o degli inquilini asssenti sia presa in carico dalla Pubblica Amministrazione.

Considerato inoltre che l'emergenza abitativa riguarga anche giovani under 30, si ritiene opportuno allargare la possibilità di coabitazione anche a persone non strettamente seguite dai servizi sociali o socio-sanitari, prendendo ad esempio buone pratiche presenti in altre Amministrazioni.

- l’art. 10, punti 3 e 4 - che introduce una circostanza peraltro neppure prevista nella citata L.R. 10/2004 - prevede che gli alloggi non immediatamente assegnabili perché necessitanti di manutenzione ordinaria possano essere ugualmente consegnati a fronte della disponibilità dell'assegnatario di farsi carico delle spese necessarie fino a 5000 euro.
Nel caso di approvazione di tale norma, una famiglia che si trovasse nella giusta posizione per l'assegnazione ma che non fosse in grado di procedere alla ristrutturazione della casa (ed è facile che ciò accada in quanto le famiglie che precedono risultano le più indigenti) si vedrà superata da quella successiva, e così via sino a trovare quella che ha la disponibilità economica per fare i lavori, stravolgendo nei fatti la graduatoria.
Oltre a ciò, se si potranno consegnare gli alloggi da manutenere a inquilini disponibili alla ristrutturazione degli stessi, perché mai da qui in avanti, ARTE dovrebbe provvedere al loro recupero? Constatato che ci siano dei lavori da fare, invece di chiamare un'impresa e farli mettere in ordine, ad ARTE diverrà molto più conveniente trovare tra quelle famiglie "bisognose" quella che possa in qualche modo accollarsi la spesa.

 

- l'art. 15, punto f, prevede l'allontanamento dell'inquilino moroso consentendo soltanto al cd. "moroso involontario" (ovvero il nucleo familiare incapiente perché è intervenuto un licenziamento ovvero una malattia o la morte del principale percettore di reddito), un tempo più lungo per provvedere alla liquidazione del debito maturato: 12 mesi contro i 3 previsti dalla procedura ordinaria.
Nella L.R. 10/2004 però, l'articolo 19, che regola appunto la morosità, all'ultimo capoverso norma che lo sfratto possa essere bloccato se il debito viene accollato dal Comune, ma soprattutto l'art. 20, obbliga ARTE, Regione e Comuni all'istituzione di un fondo esplicitamente dedicato alla morosità incolpevole, suggerendo persino alle Amministrazioni Comunali di compensarlo con i proventi locativi del patrimonio diversamente utilizzato.
E' quindi necessario, fino a quando non venga istituito il Fondo previsto e ARTE, Regione e Comune non vi destinano i fondi che invece dovrebbero dedicargli, confermare (salvo verifica di apposita commissione: Comune, Regione e servizi sociali), la sospensione dello sfratto per queste categorie, per altro in uso nel Comune da oltre cinque anni.
Pare infatti davvero bizzarro che mentre si chiede giustamente il blocco degli sfratti nel mercato privato, i Comuni invece lo applichino nei propri alloggi riservati alle fasce di maggiore povertà.
Richiede la modifica nel senso sopra indicato degli articoli 8, 10 e 15 del Regolamento.
".

Il consigliere Grasso (Lista Musso) ha invece proposto un emendamento all'art. 10 soppressivo dell'obbligo - in caso di ristrutturazione dell'immobile da parte dell'inquilino - che l'appartamento sia considerato come "area di cantiere".

Dopo le enunciazioni dell'odg e dell'emendamento è stata l'opposizione a richiedere una sospensiva della seduta e, al rientro in aula, sono iniziati gli interventi e le dichiarazioni di voto delle/dei consigliere/i Auteri (PD), Martino (ALtra Liguria), Grasso (Lista Musso), Ferrara (SEL), Italia (PD) e Leoncini (SEL), al termine delle quali si è proceduto alle votazioni:
- l'ordine del giorno Galeazzo è stato approvato con 
9 voti favorevoli, 1 voto contrario (Auteri - PD) e 8 astensioni (Pera - PD e Centrodestra)
- l'emendamento Grasso è stato approvato con 17 voti favorevoli e 1 astensione (Demontis - SEL)
- il Regolamento è stato respinto con 4 voti contrari (Demontis, Ferrara, Tizzi - SEL e Martino - Altra Liguria) e 14 astensioni.

I punti 4., 5. e 6., illustrati dai proponenti, sono stati approvati all'unanimità.

La riunione si è conclusa alle 17.