da 'la Repubblica': 'Fiat: 'Fabbrica Italia è superata, scelte produttive in piena autonomia''
"Da quando Fabbrica Italia è stata annunciata nell'aprile 2020" spiega un comunicato della FIAT "le cose sono profondamente cambiate. Il mercato dell'auto in Europa è entrato in grave crisi e quello italiano è crollato ai livelli degli anni settanta.E' quindi impossibile fare riferimento ad un progetto nato due anni e mezzo fa".
E' la risposta di Marchionne alle preoccupazioni che esponenti politici e sindacali hanno espresso sul futuro, appunto, di "Fabbrica Italia".
Per chi avesse la memoria corta, "Fabbrica Italia" era il piano della FIAT per il nostro Paese: 20 miliardi di investimenti e produzione di 1,4 milioni di auto nel 2014...beh, sì, c'era anche la chiusura di Termini Imerese, la nascita di Newco a Pomigliano, la disdetta del contratto nazionale, i referendum ricattatori a Pomigliano e Torino e la contrazione dei diritti sindacali in fabbrica... ma che volete che fossero di fronte allo "sviluppo industriale" della maggiore casa automobilistica italiana.
Dopo due anni e mezzo non c'è ombra dei famosi 20 miliardi, nel 2012 la FIAT produrrà in Italia 400mila auto (un milione di meno rispetto al piano) e l'unico investimento produttivo (con relativo investimento economico) è stato fatto in America e in Asia (tra poco si aprirà un secondo stabilimento in Cina); nel frattempo Marchionne ha provato a proporre alla Mazda di affittare una parte degli impianti italiani, ha chiesto che sia la UE a farsi carico della sovracapacità produttiva dei costruttori europei, ha tentato di produrre anche in Italia una parte delle auto destinate all'America, tutti tentativi falliti (non male per un top manager, oltre alla lungimiranza nelle previsioni sul mercarto europeo, roba da licenziamento immediato!).
E dire che la FIOM lo aveva detto da subito che "Fabbrica Italia" era una bufala e che Marchionne era stato messo lì solo per fare andare avanti la diversificazione della produzione all'estero, distogliere l'attenzione alla sempre più marcata finanziarizzazione della FIAT e fare piazza pulita dei diritti dei lavoratori in fabbrica...ah, ma già, la FIOM è quel gruppo di scalmanati estremisti e conservatori che sono rimasti agli anni settanta, il "nuovo" sono Marchionne e Renzi (quello che sta con Marchionne senza se e senza ma)...