da 'la Repubblica': 'Meno festività per far crescere il Pil'

17.07.2012 17:50

Ogni tanto ritornano...ci aveva provato Berlusconi nel suo ultimo governo e ora ci riprova Monti: il prossimo Consiglio dei Ministri dovrebbe esaminare la proposta di aumentare i giorni lavorativi accorpando alla domenica successiva le festività nazionali del 1° maggio, 25 aprile, 2 giugno, 1° novembre e 8 dicembre

Al di là del fatto che è tutto da discutere che la richiesta alle italiane e agli italiani di lavorare di più contribuisca in modo definitivo alla risoluzione della crisi economica e ammesso che si riescano a superare le giuste preoccupazioni degli operatori turistici che sarebbero penalizzati dalla soppressione dei "ponti" (ma in quel caso l'incidenza sul Pil non vale?), abbiamo sostenuto allora e continueremo a sostenere anche adesso che la Liberazione dal nazifascismo è accaduta il 25 aprile e non "la domenica successiva", che la festa dei lavoratori si celebra in tutto il mondo il 1° maggio e non "la domenica successiva" e che la Repubblica italiana è nata il 2 giugno e non "la domenica successiva"!

E' una questione di principio che non tiene conto delle difficoltà economiche che sta attraversando il Paese? Ebbene sì, lo è!