da 'la Repubblica - ed. Genova': 'Dormitori, incuria e paradossi: l'agonia del gioiello di Prè'

12.08.2012 16:40

Nell'articolo si parla della situazione di piazza Truogoli di Santa Brigida e vengono denunciate situazioni di incuria e di occupazioni abusive, per altro messe in atto da famiglie bisognose, a scapito di altre che sono in attesa dell'assegnazione dell'alloggio (la solita guerra tra i poveri...).

La piazza è stato uno dei primi progetti della precedente Giunta, che aveva rivitalizzato tutta la zona e aveva ridato speranza agli abitanti e ai commercianti che avevano ripreso a popolarla, insieme alle zone limitrofe nelle quali avevano negli anni trovato spazio studenti fuori sede (soprattutto in vico delle Monachette).

Poi, improvviso, l'abbandono a loro stessi soprattutto dei commercianti che avevano investito sulla riqualificazione della zona e che si sono dovuti invece scontrare con problemi "ambientali" sempre più grandi e con l'assenza di un progetto di tessuto sociale, ma anche contro la scarsa pubblicità della zona dal punto di vista turistico. 

Mesi fa, come SEL, abbiamo discusso con commercianti e abitanti (ma anche con il Preside di Lettere e l'ex assessore alla casa Bruno Pastorino) un progetto di creazione di una sorta di "campus universitario diffuso", partendo dal presupposto che la zona è all'interno di una sorta di perimetro di Facoltà universitarie (Lettere, Giurisprudenza e Scienze Politiche in via Balbi, Lingue in piazza Santa Sabina e Economia in Darsena) e della Biblioteca Universitaria, sono già presenti insediamenti abitativi universitari dell'ARSSU (in vico delle Monachette, appunto, ma anche in via Gramsci) oltre a diversi alloggi affittati da privati agli studenti, ricevendone interesse e consenso.

La proposta prevedeva l'apertura delle Case dello Studente ancora chiuse, un accordo con le associazioni della proprietà immobiliare e con il SUNIA per affitti a canone concordato per studenti, il recupero locali sfitti (di ARTE e del Comune) per adibirli ad aule studio a carico dell'Università (al limite autogestite dagli studenti), il wifi libero in tutta la zona e un accordo con negozi di zona per sconti del 10% e con le trattorie di zona per pasti a prezzo calmierato per gli studenti universitari.

Si tratta ora di riprenderlo (come SEL, ma anche come Municipio) per evitare che un altro bene prezioso per il Centro Storico e per la città vada perduto.