da 'IL SECOLO XIX': 'Il circo italiano resta una gabbia'

06.05.2013 15:10

Il circo è stato un mondo magico per la nostra esistenza di bambini (e non solo...ci sono stato anche qualche anno fa) nel quale poter vedere, oltre che trapezisti, funamboli e clown, animali di cui si conosceva l'esistenza solo sui libri, tigri, leoni, elefanti, ecc.

Purtroppo per questi animali il circo non ha mai rappresentato un modo magico, ma una vita di sofferenza e di costrizione (cose che ai bambini non vengono mai raccontate): spazi ristretti, temperature inadeguate alla loro esistenza, trattamenti molte volte disumani per far loro imparare gli esercizi, al netto dell'affetto che possono avere nei loro confronti i "domatori".

"Per convincere un leone o una tigre a saltare in un cerchio di fuoco, molto temuto dai felini, sicuramente non si usano le buone maniere" accusa Massimo Comparotto, presidente dell'Organizzazone Italiana Protezione Animali "e poi vengono limati loro i denti e distrutti gli artigli"; secondo i dossier dell'OIPA "per convincere l'elefante ad alzarsi sulle zampe, cosa del tutto innaturale, gli addestratori usano un punteruolo rovente alla gola. Gli animali crescono nel terrore continuo, maltrattarli è l'unico modo per costringerli a cose che altrimenti non farebbero mai".

In Inghilterra, dal 2015, sarà vietata l'esibizione nei circhi di tutto il Paese di leoni, tigri e ogni altro animale selvatico, e in Europa, sempre più nazioni vietano l'esibizione di animali, anche sulla base dell'articolo 13 del Trattato sul Funzionamento dell'Unione europea che stabilisce che “l'Unione e gli Stati membri tengono pienamente conto delle esigenze e del benessere degli animali in quanto esseri senzienti", mentre in Italia, la normativa sull'attività circense è ferma al 1968 (in cui non è contenuta nessuna norma di tutela degli animali).

Sarebbe forse l'ora di mettere mano, anche da noi, ad una revisione delle leggi inserendo divieti e tutele maggiori per gli animali.

Approfitto, anche se il tema è (parzialmente) diverso, per invitare tutte e tutti a firmare la petizione europea on line "STOP VIVISECTION" andando su https://www.stopvivisection.eu/it/content/sign-online

Io ho già firmato!