da 'IL SECOLO XIX': 'La madre di Arrigoni grazia i killer'
Vittorio "Vik" Arrigoni, volontario a Gaza, fu sequestrato e ucciso a 36 anni da militanti salafiti il 15 aprile 2011; nei giorni seguenti furono uccisi due dei sequestratori ed arrestati altri due fiancheggiatori e i due sospetti esecutori, Mahmud el-Salfiti e Tamer al-Hassasna, ambedue ventenni.
Questi ultimi, al termine del processo, sarebbero stati condannati alla pena capitale, ma, secondo la tradizione islamica e l'ordinamento giuridico di Hamas, i congiunti possono essere determinanti sulla sorte degli assassini di un parente ed Egidia, la madre di "Vik" (il padre Ettore è morto lo scorso dicembre, prostrato dal dolore) ha deciso diversamente, permettendo la commutazione della pena nell'ergastolo.
"Lo avevamo deciso già dopo l'appello rivolto dai famigliari dei due ragazzi. Sarebbe stato andare contro la nostra coscienza, andare contro le convinzioni di Vittorio" ha detto la madre di "Vik" "L'ordinamento dice che possiamo rifiutare la condanna a morte. Lo abbiamo fatto. Come puoi vivere contenta e serena sapendo di aver condannato a morte due ragazzi?".
Grazie Egidia, "restiamo umani", come amava dire sempre "Vik".