da 'la Repubblica - ed. Genova': 'All'asilo col trauma da abbandono. Esplode la protesta per i nidi estivi'
I bimbi genovesi, da 0 a 3 anni, che frequentano i nidi estivi (che, lo ricordo, sono a pagamento), sono diventate le "cavie" della sperimentazione di una delle "eredità" della scorsa Amministrazione, coniugata con la logica del risparmio a tutti i costi.
Fino allo scorso anno i bimbi rimanevano nella struttura frequentata nel restante corso dell'anno e venivano seguiti dalle loro maestre, che si alternavano a settimane, ottenendo in cambio un benefit stipendiale e tre giorni di ferie in più.
Da quest'anno cambia tutto: le strutture vengono accorpate (e quasi ovunque dimezzate, ad esempio in Centro Est passano da 6 a 3 sedi), le maestre sono persone, sconosciute ai piccoli, dipendenti di una cooperativa che ha vinto il bando comunale e il rapporto maestre-bambini passa a 1 a 8 (un'enormità dal punto di vista socio-educativo, ma anche del controllo e della sicurezza).
I componenti del Comitato Unico Genitori Nidi Comunali Genovesi hanno scritto al Comune e ai Municipi e incontrato l'assessore responsabile dei servizi scolastici, Pino Boero (e anche il circolo di zona di SEL), richiedendo di intervenire già da ora per "tamponare" la situazione e, comunque, di rivedere radicalmente l'organizzazione del servizio estivo, almeno per il prossimo anno.
Boero, dopo aver parlato di "disagi inevitabili per un progetto "ereditato"" ha garantito che a settembre "sulla base di più valutazioni, riprogetteremo il servizio, tutti insieme, educatori, genitori, noi del Comune. Abbiamo tutto il tempo che serve per trovare una soluzione ottimale da qui alla prossima estate".
Meglio che niente, viene da dire, ma forse, se la precedente Giunta fosse stata un po' più lungimirante rispetto ai disagi che la nuova programmazione ha creato (i genitori, all'epoca si erano soprattutto preoccupati della continuità del servizio, che rischiava di essere sospeso) forse i bimbi avrebbero passato un'estate più serena.