da 'la Repubblica - ed. Genova': 'Palazzo sgomberato, scontri fra anarchici e polizia'
Dopo una settimana di ferie le notizie di oggi sono molte, nazionali e locali (ad esempio c'è sul Secolo quella del "non gradimento" del cardinal Bagnasco di un reparto del Galliera che ospitava il Centro nazionale per l'infertilità, che si dovrà trasferire all'Evangelico, di proprietà delle Chiese protestanti, che sono sicuramente più "avanti" di quella cattolica...), ma il blitz contro la casa occupata di via dei Giustiniani merita il commento.
Quindi ieri, dopo una decina di mesi di occupazione, la polizia in assetto antiguerriglia ha sgomberato (senza "troppa" violenza, il titolo di Repubblica su "scontri tra anarchici e polizia" fa pensare a scene di guerriglia urbana, mai avvenute...) il palazzo (sfitto) del Demanio, occupato da giovani senza casa.
Per fortuna le dichiarazioni del Sindaco Marco Doria "Il Comune è estraneo alla decisione e all'azione di sgombero" e del Presidente del Municipio Simone Leoncini "nessuno ci ha mai informati, neppure dello sgombero" taglia la testa al toro su eventuali strumentalizzazioni in funzione anti Istituzioni locali.
La scelta, assunta dal Demanio e dalla Questura, è stata motivata dalla presunta inagibilità dell'edificio e dal rischio di incolumità per i residenti abusivi...strano che in tutti questi anni non si sia fatto nulla per mettere in sicurezza in pieno Centro Storico uno stabile che, a detta del Demanio, è un edificio "inagibile, puntellato internamente [e che] è stata acquisita documentazione inerente alla valutazione delle condizioni di pericolosità".
Ora i ragazzi hanno occupato un altro stabile storico (sempre vuoto e questa volta di Arte) in piazza delle Vigne; vedermo se tra una decina di mesi si scoprirà la pericolosità anche di questo...
Chiudo con un'altra precisazione del Sindaco Doria, che apre alla speranza "Per parte sua l'amministrazione comunale conferma di voler essere attenta e partecipe alle domande di presenza sociale e culturale dei giovani, nelle varie forme, anche di autogestione. In questo senso l'amministrazione non abbandonerà il proposito di confrontarsi con le diverse realtà sul tema degli spazi in città", perchè questa non è una questione può essere derubricata semplicemente a problema di ordine pubblico.