da 'la Repubblica': 'Esodati, l'ira della Fornero sull'Inps'

13.06.2012 14:14

Devo dire che ero tentato di commentare la minaccia di Beppe Fioroni di scendere in campo alle primarie del Centrosinistra se il PD (il suo partito) avesse appoggiato la proposta di regolamentazione delle unioni omosessuali, ma poi ho pensato che ci fossero cose più importanti di cui discutere (più importanti della posizione di Fioroni, non della legge, ovviamente...).

E quindi sono a commentare le surreali esternazioni della ministra Fornero, che da un paio di giorni sono riportate sugli organi di stampa.

La storia si sa: l'Inps ha dichiarato, dati alla mano, che gli "esodati" sono 387.530 (riferiti alla totalità degli aventi diritto) a fronte di quelli individuati dal Governo, che ammontano a 64.050 e che si riferiscono ai cessati o a coloro che cesseranno nel solo 2013.

La critica della Fornero è sbalorditiva: "[la diffusione del testo da parte dell'Inps] è irresponsabile e fatta per danneggiare il governo" (!) come a dire "i dati possono anche essere veri, ma l'Inps non doveva dirli pubblicamente".

Da tempo tutti, e i sindacati in primis, aspettano che il Governo dica finalmente quanti sono gli aventi diritto "veri", magari anche scaglionati per anno, e quale soluzione (pur in tempi diversi) preveda per tutti gli interessati.

Ora sappiamo finalmente (e ufficialmente) che sono poco meno di 400.000, circa 6 volte di più di quelli dichiarati dal Governo; ci si sarebbe quindi aspettata dal Ministro Fornero la presa d'atto dei dati (veri e non smentiti) e la prospettiva della soluzione "equa e finanziariamente sostenibile" di cui la stessa parla continuamente.

Invece, ancora una volta, si è persa l'occasione di sapere come il Governo intenda muoversi e la preoccupazione è che a pagare siano, ancora una volta, coloro che aspettano la soluzione per un diritto acquisito, per di più non scelto, ma nella maggior parte dei casi imposto loro dalle aziende.