da 'la Repubblica': 'Immigrati, stop al caporalato. Permesso di soggiorno al clandestino che denuncia'

07.07.2012 17:21

Avrei potuto scrivere a lungo della spending review montiana, che ammazza ulteriormente cittadini e Enti Locali, senza peraltro risolvere (ma solo rinviando) il problema dell'aumento dell'IVA, credo che una manovra così dura non sia mai stata fatta da nessun governo dal dopoguerra ad oggi, ma voglio invece segnalare una delle (pochissime) decisioni positive di questo Governo.

Recependo la direttiva europea 2009/52/CE, di cui fu relatore Claudio Fava, saranno previste pene più severe per chi assume un immigrato irregolare, sarà concesso il permesso di soggiorno allo straniero vittima di "grave sfruttamento" che denuncia il suo datore di lavoro e (norma transitoria) chi mette in regola il proprio dipendente extracomunitario stipulando un vero contratto eviterà di incappare nelle nuove sanzioni.

Una norma di civiltà da troppo tempo attesa nel nostro Paese da più di mezzo milione di schiavi invisibili nell'agricoltura che lavorano per 20 euro al giorno.

Tre i commenti, a margine dell'articolo, dai quali si può desumere il livello culturale e di solidarietà dei dichiaranti: "Siamo di fronte a strumenti straordinari. Il provvedimento potrebbe riguardare non meno di 500mila persone e portare un gettito di circa 3 miliardi di contributi previdenziali" (Filippo Miraglia, ARCI), "Una delle pochissime notizie positive di questa stagione" (Susanna Camusso, CGIL); "Non vorremmo che dentro questa norma si celasse una qualche forma di sanatoria, che potrebbe attrarre addirittura ingressi di clandestini nel nostro Paese" (Maurizio Gasparri, PDL)...è inutile, per Gasparri non c'è speranza di recupero!