da 'la Repubblica': 'Neoassunti, 8 su 10 precari, e i redditi operai precipitano: 1240 euro in meno in 4 anni'

23.07.2012 14:54

Le cifre riportate dagli studi di Banca d'Italia e Unioncamere sono impietose e confermano quello che da tempo stiamo dicendo sui soggetti che stanno pagando la crisi, al netto delle ottimistiche dichiarazioni sul fatto che le misure adottate sono in funzione delle giovani generazioni e delle persone in difficoltà.

1. Dei 159.000 nuovi posti messi a disposizione dalle aziende (comunque -2% rispetto allo scorso anno) l'80,2% sono contratti a tempo determinato, contro il 70% di soli sei mesi fa...e nel frattempo c'è stata la riforma Fornero che, nelle dichiarazioni, avrebbe dovuto porre un freno alla piaga del precariato!

2. Le assunzioni sono globalmente in calo (-69.000 rispetto ai precedenti tre mesi) e di queste solo il 32,9% è destinato a giovani con età inferiore ai 29 anni...alla faccia di chi continua a dire che dobbiamo fari i sacrifici per i nostri figli, smettendo di essere egoisti!

3. Nell'analisi delle entrate delle famiglie dal 2006 al 2010 si scopre che in cinque anni le retribuzioni medie reali, al netto dell'inflazione, sono peggiorate, passando dai 1.489 € del 2006, ai 1.442 del 2008, ai 1.439 € del 2010 (-50 € in cinque anni, ovvero -3,3%); se però si guarda al reddito dell'intera famiglia, in media, le entrate annue reali di casa sono diminuite, tra il 2006 e il 2010, di ben 880 €...alla faccia di chi ci continua a dire che è il "costo del lavoro" (ovvero le retibuzioni troppo alte) che frenano il rilancio economico!

4. All'interno di questa diminuzione nelle entrate, nello stesso periodo, i redditi operai perdono l'8,5%, scendendo a poco più di 13.000 € annui, i dirigenti perdono il 13%, passando a circa 38.000 €, ma in virtù degli aumenti negli anni precedenti il loro reddito risulta in crescita e i lavoratori autonomi perdono il 9% (al lordo, però, dell'evasione fiscale)...la dimostrazione che è in atto una vera e propria politica "classista" (e ricominciamo a usarlo questo termine desueto...)!

L'articolo, si conclude dicendo che "a risollevare il morale delle famiglie è rimasta solo la pensione dei nonni, l'unica fonte di reddito che negli anni più duri è rimasta ancorata ad un lieve aumento (+3,3%)"...non sono francamente riuscito a cogliere se l'estensore del pezzo si lascia andare ad una sottile ironia o se ci prende per il culo!