da 'la Repubblica': ''No al dolore e camere singole in ospedale' ecco il manifesto per i diritti del malato'

04.06.2013 14:58

Nel corso dello Ieo Day 2013, appuntamento annuale dell'Istituto europeo di oncologia, il suo fondatore e direttore scientifico, Umberto Veronesi, ha lanciato un "decalogo" dei diritti del malato.

In un lungo articolo, Veronesi dice che "Da una medicina paternalistica, dove è il medico che prende tutte le decisioni che riguardano il paziente, bisogna passare  a una medicina dei diritti, che metta finalmente il malato al centro delle cure".

E quindi, "cure scientificamente valide" soggette a sperimentazione scientifica per evitare inutili illusioni nei pazienti, "cure sollecite" per eliminare le liste di attesa aumentando gli istituti oncologici sul territorio nazionale (passando da 8/9 a 30), "possibilità di una seconda opzione" con la possibilità di richiedere il parere di un altro medico, "privacy" che tradotto nella vita ospedaliera significa anche la possibilità di camere singole, "conoscere la verità sulla malattia" e "essere informato sulle terapie" per avere a disposizione tutti gli elementi di conoscenza, "rifiutare le cure"come prevede l'art. 32 della Costituzione, "esprimere le volontà anticipate" prevedendo la possibilità del testamento biologico, "non soffrire" utilizzando farmaci che consentano di evitare inutili sofferenze, "rispetto e dignità" che condensa tutti gli altri diritti e che significsa anche un ospedale aperto dove i parenti possno entrare e uscire senza limitazioni.

Ottimi principi, assolutamente condivisibili...c'è da essere contenti che anche una persona importante e, soprattutto, influente come Veronesi abbia - nel 2013 - fatti propri principi che le associazioni per i diritti del malato stanno da decenni portando avanti tra mille difficoltà e mille ostacoli, burocratici e da parte delle lobbies mediche...ma forse non ne era a conoscenza...