da 'la Repubbllica - ed. Genova': 'Marassi, il ministro nelle celle ma in piazza esplode la protesta'

10.07.2012 15:27

Beh, c'è un bel po' di differenza tra il ministro Severino, in visita al carcere di Marassi, che lo difinisce "struttura esemplare" e gli agenti carcerari che ne parlano come di "un inferno"...è la solita differenza che c'è tra chi vede e giudica le cose dall'esterno (siano esse il lavoro, la sanità o, come in questo caso, il carcere) e chi invece vive le situazioni ogni giorno e sa di cosa parla.

Alcuni dati relativi alle situazioni denunciate: sovraffollamento del 44% rispetto alla capienza standard, 9 detenuti per cella con la branda più in alto che sfiora il soffitto, 16 agenti per 800 detenuti nei turni serali, poca attenzione nei confronti dei detenuti tossicodipendenti e dei malati terminali, detenuti che restano in cella 20 ore su 24, cinque suicidi dall'inizio dell'anno.

Ora, è vero che anche nel carcere di Marassi esistono situazioni "virtuose", come la panetteria, la produzione di magliette ecologiche, la falegnameria, ma da qui a dire, appunto, che siamo di fronte ad una struttura esemplare ce ne passa; tant'è che il ministro Severino è stata duramente contestata sia dalle associazioni sindacali degli agenti di custodia che dai parenti dei detenuti.

Le richieste che i sindacati hanno espresso sono quelle di un maggior numero di agenti e di un maggior ricorso alle misure alternative al carcere, aumentando l'utilizzo di detenuti con pene minori e con minore allarme sociale in lavori di pubblica utilità.

Può essere, quest'ultima, la strada per trasformare l'esperienza carceraria in una esperienza formativa (pur con tutti i limiti legati alla restrizione della libertà) che permetta a chi è costretto in carcere di riuscire ad uscirne migliore, e non peggiore, rispetto a come ne è entrato.