MOZIONE DELLA CONSIGLIERA FERRARA (SEL) SU SOSTEGNO PROGETTO 'QUANDO LA CITTA' SOFFRE'

25.02.2014 23:03

La consigliera di SEL Eva Ferrara, a nome della III Commissione, ha presentato la seguente mozione che sarà discussa nel prossimo Consiglio municipale

MOZIONE SU

"Sostegno al progetto documentario 'Quando la città soffre' e progettazione di un incontro istituzionale sul tema"
PREMESSO CHE
- Il documentario è interamente realizzato a Genova dagli ideatori Carla Crippa, Giacomo Toricelli e Marco Bertora che da anni si occupano dei disagi della vita di strada.
- Il progetto di ricerca "Quando la città soffre" è un'indagine di carattere antropologico e sociale, che parte dal presupposto per cui la tipologia di uomini e donne che si rivolgono agli enti e strutture di aiuto per chi è senza casa e senza lavoro, alle associazioni di assistenza, ai centri d’ascolto Caritas, è estremamente varia ed eterogenea e non coincide con le figure consuete dell’emarginazione sociale.
- L’idea del progetto è quella di dare un nuovo spunto di riflessione sul tema per poterlo affrontare politicamente e poter dare un nome a ciò che viene percepito come “diverso” e lontano da noi. Ha lo scopo di raccontare la sofferenza e il disagio della società attuale in questi anni di crisi economica, in relazione ai luoghi concreti delle nostre città, dando voce con un registro innovativo e particolarmente attento alla dignità delle persone, sia alle forme di povertà più estreme, sia ai nuovi abitanti dei margini.
- Il documentario è stato finanziato in parte dalla Caritas e ha il patrocinio dell’Università di Genova ma gli ideatori, si avvalgono di una campagna crowdfunding per concludere la post-produzione e sensibilizzare la cittadinanza sul tema cercando di costituire una comunità web (www.produzionidalbasso.com).
- Il 20% del ricavato del crowfounding verrà devoluto all'associazione “Clochard alla riscossa” per il loro progetto “Un sacco di vita”, che ha lo scopo di acquistare sacchi a pelo per le persone in strada e consegnarli direttamente a loro. Perché non muoiano, per il freddo e l’ipotermia del dormire in strada.
CONSTATATO CHE
- Le persone che vivono in strada oggi sono sempre di più piccoli artigiani, operai, lavoratori. Uomini e donne che definiremmo “normali”, integrati, ma che da un momento all’altro perdono il lavoro e cominciano a soffrire una condizione di disagio psicologico.
- L’obiettivo finale di questo lavoro è quello di promuovere una nuova cultura sul tema e proporre interventi a costo zero: come il cohausing, cioè l’offerta in condivisione e per un tempo limitato, di alloggi di edilizia popolare o di enti del privato sociale a persone che sono state in difficoltà o che rischiano di finirci; lavorare per valorizzazione la capacità professionale di queste persone che sono spesso tutt’altro che ignoranti o incapaci. O creare luoghi di socialità come “La casetta” di San fruttuoso, un centro diurno dove si incontrano per cene e attività condivise non solo persone con disagi ma anche gli abitanti del quartiere.
Il Consiglio del Municipio I - Centro Est impegna il Presidente e la Giunta Municipale
- a patrocinare il progetto e ad incentivarne la sua divulgazione;
- a programmare un momento di incontro istituzionale sul tema per poter
affrontare il problema e proporre nuove metodologie di intervento.