MOZIONE PER RISPETTO GENERE NEL LINGUAGGIO AMMINISTRATIVO
19.10.2012 10:26
La consigliera Eva Farrara del Gruppo consiliare di SEL, nella sua veste di Consigliera municipale per le Pari Opportunità, ha presentato la mozione sottoriportata:
"La sottoscritta Consigliera per le pari opportunità e politiche femminili Eva Ferrara, chiede l’inserimento all’ordine del giorno del Consiglio della seguente:
Mozione
Rispetto del genere nel linguaggio amministrativo
Preso atto:
- della Direttiva del Consiglio dei Ministri del 27-3-1997 "Azioni volte a promuovere l’attribuzione di poteri e responsabilita’ alle donne" che propone:
"1.3. Analizzare l'impatto dei sistemi e dei percorsi formativi, di aggiornamento, dei modelli organizzativi del settore pubblico, sull'acquisizione di incarichi di responsabilità da parte delle donne nell'ambito della riforma della pubblica amministrazione e proporre gli opportuni adeguamenti."
- della Direttiva 23 maggio 2007 "Misure per attuare parità e pari opportunita’ per uomini e donne nelle amministrazioni pubbliche" emanata su direttiva 2006/54/CE del Consiglio e Parlamento europeo che recita:
"Le amministrazioni pubbliche devono utilizzare in tutti i documenti di lavoro (relazioni, circolari, decreti, regolamenti, ecc.) un linguaggio non discriminatorio come, ad esempio, usare il più possibile sostantivi o nomi collettivi che includano persone dei due generi (es. persone anziché uomini, lavoratori e lavoratrici anziché lavoratori)
- L’Atto di Sindacato Ispettivo n° 1/00107 del Senato della Repubblica (2007) con testuali parole:
"Il senato (...) impegna il Governo ad introdurre negli atti e nei protocolli adottati dalle pubbliche amministrazioni una modificazione degli usi linguistici tale da rendere visibile la presenza di donne nelle istituzioni, riconoscendone la piena dignità di status ed evitando che il loro ruolo venga oscurato da un uso non consapevole della lingua"
Considerato:
- i precedenti virtuosi delle amministrazioni del comune di Pisa, Taormina, Firenze, Reggio Emilia
- la recente Guida alla redazione degli atti amministrativi redatta da un Gruppo di lavoro promosso dall’Istituto di teoria e tecniche dell’informazione giuridica (Ittig) del CNR e dall’Accademia della Crusca
- la pubblicazione del testo di Alma Sabatini "Il sessismo nella lingua italiana", 1987, Commissione Nazionale per la realizzazione della parità tra uomo e donna, Roma, Presidenza del Consiglio dei Ministri
- la pubblicazione recente del testo di Cecilia Robustelli "Linee guida per l’uso del genere nel linguaggio amministrativo", 2012, Progetto genere e linguaggio. ParoLe e immagini della Comunicazione, svolto in collaborazione con l’accademia della Crusca
Constatato:
- Che è attraverso il linguaggio che comunichiamo, esprimiamo concetti, sentimenti, intenzioni e, la lingua è una cosa viva che si modifica con il tempo e con le influenze che derivano dalla società
- Che la lingua rispecchia la cultura della nostra società. Per queste ragioni la riflessione sul linguaggio utilizzato dalla nostra Amministrazione nella stesura dei propri atti è fondamentale per rendere tutti consapevoli delle disuguaglianze di genere presenti nella nostra società, quando non addirittura per contribuire al loro superamento
- Considerando che è in primo luogo all’interno delle istituzioni che tali modelli debbono essere elaborati e sperimentati
- Che l’introduzione del rispetto del genere nel linguaggio amministrativo guarda al futuro e si presenta come un’operazione coraggiosa, tesa a dare visibilità alle donne nelle nuove professioni e nei nuovi ruoli pubblici che sempre più spesso sono chiamate a ricoprire.
Il Consiglio del Municipio I Centro Est
impegna il Presidente e la Giunta Municipale
- a far applicare, secondo la legislatura nazionale vigente, il rispetto del genere nel linguaggio amministrativo negli atti del Municipio I Centro Est
- ad adottare il linguaggio di genere come prassi nelle comunicazioni scritte e verbali nei rapporti con la cittadinanza
- ad incentivare e stimolare il rispetto del linguaggio di genere amministrativo nei rapporti con l’amministrazione comunale e gli altri municipi di Genova."