PROGETTO DI VALORIZZAZIONE URBANISTICA E SOCIALE DELLA ZONA DI PRE' IN FUNZIONE DELLA CREAZIONE DI UN POLO AGGREGATIVO PER STUDENTI UNIVERSITARI
Mi sono accordo che, pur avendolo citato più volte, non ho ancora messo in rete la versione definitiva del "Progetto di valorizzazione urbanistica e sociale zona di Prè" che ho costruito, quale consigliere delegato ai rapporti con l'Università, con il contributo dei rappresentanti delle Scuole universitarie, dell'Arssu e dei cittadini e dei commercianti della zona.
Provvedo subito, scusandomi del ritardo.
Progetto di valorizzazione urbanistica e sociale della zona di Prè
in funzione della creazione di un polo aggregativo per studenti universitari
Premessa.
L’idea di sviluppo della zona di Prè in funzione della creazione di un polo aggregativo per studenti universitari nasce, dopo una serie di incontri con soggetti istituzionali interessati (Arssu, Scuola Politecnica – nella sua articolazione di Architettura, Scuola di Scienze sociali, Scuola di Scienze umanistiche, Sovrintendenza ai Beni culturali) organizzati dal Municipio I – Centro Est, dalla constatazione che la zona in questione – che presenta notevoli problemi dal punto di vista della vivibilità e della coesione sociale – si trova al centro di una serie di strutture universitarie (le ex Facoltà di Economia, Giurisprudenza, Lettere, Lingue, Scienze Politiche), della nuova Biblioteca universitaria, di Palazzo Reale – sede della Sovrintendenza ai Beni culturali – e di numerose Residenze universitarie e ciò nonostante non viene “vissuta” dagli studenti che vi studiano e vi risiedono.
Una frase emblematica, espressa dal Direttore Generale dell’Arssu, Roberto Dasso, durante l’incontro avuto con il Municipio, è stata che “l’Arssu fornisce agli studenti fuori sede un posto letto e un pasto, ma non è ancora riuscita a fornire loro strumenti e momenti culturali e aggregativi” e una situazione, altrettanto emblematica, è che, pur risiedendo nella zona circa 800 dei circa 1000 studenti alloggiati nelle residenze, gli stessi la sera “escono” dalla “loro” zona e si riversano, con le altre migliaia di giovani, in quella delle Erbe/S. Bernardo.
Si è costituito, su indicazione del Municipio I – Centro Est, un tavolo di lavoro composto dalla professoressa Maria Linda Falcidieno della Scuola Politecnica, dalla dottoressa Isabel Fanlo della Scuola di Scienze sociali, dal professor Francesco Surdich della Scuola di Scienze umanistiche, dal dott. Enrico Bonanni dell’Arssu e dal consigliere municipale Maurizio Galeazzo che si sono impegnati ad articolare una proposta di progetto da condividere in primis con le associazioni sociali e culturali e con i CIV della zona e, successivamente, da sottoporre agli assessori comunali Pino Boero e Stefano Bernini, con i quali il Municipio ha già avuto una interlocuizione informale, ricevendo un positivo interesse.
Nel dibattito che si è svolto nel corso della prima riunione del tavolo di lavoro, convocata il 6 dicembre scorso, i presenti si sono impegnati – sulla base delle loro specifiche competenze – a “riempire” di contenuti i “titoli” sottoriportati:
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urbanistica: particolare attenzione va posta all’uso di strutture sfitte a piano strada per aule studio o per poli aggregativi per studenti, alla apertura di vie di percorrenza tra via Balbi, via Prè e via Gramsci (retro ex Facoltà di Lettere e Lingue e di Palazzo Reale) e alla rivitalizzazione di piazze oggi “vuote” come piazza Vittime di tutte le mafie, piazza S. Carlo, piazza Durazzo, piazza S. Elena, piazza Tenedo o piazza delle Marinelle.
A favorire questa tipologia di interventi, l’ARSSU è impegnata nell’intervento di riqualificazione della piazzetta posta in sommità dell’autoparcheggio interrato con accesso da vico Monachette, progetto già finanziato sul bilancio dell’Azienda e, nel corso del biennio 2013/2014, intende realizzare il previsto intervento di riqualificazione della propria residenza “Firenze/Zurigo”, sita in Via Gramsci, per il quale ha concorso, vincendolo, al bando indetto dal MIUR che ne ha previsto il finanziamento.
Sempre relativamente all’ambito urbanistico, si propone di attivare un processo di studio finalizzato a proposte di utilizzo degli spazi e delle percorrenze, che si fondi sulla partecipazione con i residenti e che venga attuato attraverso uno o più laboratori guidati da docenti di Architettura e svolto da studenti; si tratta di un’esperienza didattica già ampiamente sperimentata e consolidata, che ha dato sempre risultati molto soddisfacenti.
L’adozione di tale prassi, oltre all’indubbio valore “oggettivo” dato dalle proposte tangibili che si otterranno, ha in sé un altrettanto indubbio valore dato dal portare sul posto persone per lo più non residenti e/o che di norma non gravitano nella zona, così da ampliare la conoscenza del posto.
Una volta completato il lavoro, poi, sarebbe auspicabile programmare una presentazione “in loco” del laboratorio alla collettività, per discutere, condividere e eventualmente proporre ulteriori approfondimenti e per sistematizzare l’aspetto urbanistico con gli altri individuati in questa sede.
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integrazione sociale: la zona si trova di fronte alla realtà della presenza di più di 50 etnie diverse tra gli studenti fuori sede e di comunità di migranti e di attività commerciali gestite dalle stesse, oltrechè di un tessuto di vecchi e giovani residenti italiani.
A fronte di questo dato, una delle proposte emerse riguarda l’attivazione di processi di mediazione sociale e culturale con le comunità di migranti presenti sul territorio, attraverso il coinvolgimento e l’azione integrata di docenti e studenti dei Dipartimenti delle varie Scuole.
Tali processi possono rivelarsi di grande utilità nel favorire la conoscenza reciproca, sensibilizzare le persone alla diversità culturale, facilitare le relazioni e l’integrazione dei cittadini stranieri, studenti e non.
Inoltre, i momenti di riflessione condivisa con i vari stakeholders coinvolti contribuirebbero a far emergere bisogni e interessi, a volte confliggenti, presenti nel quartiere, nonché a stimolare una definizione partecipata di proposte di soluzione idonee a soddisfarli.
Dall’esperienza di mediazione, guidata da docenti ed esperti, potrebbero scaturire una serie di iniziative, incentrate sui temi della cittadinanza e della convivenza interculturale, del riconoscimento e la tutela dei diritti, da svolgersi eventualmente all’interno di spazi messi a disposizione dell’Università, ma con visibilità e ricadute anche sul territorio circostante.
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iniziative culturali: sono già state poste in essere negli scorsi mesi iniziative da parte del Consorzio “Vivere S. Brigida” e dell’Associzione “La coscienza di Zena” ed è inoltre presente il jazz club “Count Basie” che attira appassionati anche da altre zone della città.
Sempre nell’ottica di favorire la crescita culturale degli studenti universitari, e al fine di rendere la zona sempre più “Città Universitaria”, l’ARSSU intende bandire un concorso nazionale di idee affinché gli studenti stessi individuino le iniziative più utili per trasformare il loro percorso formativo in un periodo “gradevole”, migliorando in tal modo l’attrattività del nostro Ateneo.
Parallelamente a tale percorso è già stato individuata, come momento significativo, la realizzazione di una “Rassegna biennale teatrale”, cui sarebbero chiamati a concorrere tutti i gruppi non professionali provenienti dalle diverse Università o dalle diverse Istituzioni di Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica esistenti nel nostro Paese.
L’ARSSU intende in tale ottica promuovere la costituzione di una o più Compagnie teatrali formate da studenti universitari, con particolare riguardo agli studenti universitari fuori sede.
Collegandosi a tali iniziative, la Scuola di Scienze umanistiche potrebbe collaborare in maniera organica e sistematica, attraverso i docenti che, contattati, si dichiareranno interessati e disponibli, con forme di collaborazione da definire e magari anche istituzionalizzare, alle iniziative culturali del Consorzio "Vivere S. Brigida" e dell'Associazione "La coscienza di Zena", mettendo a disposizione anche spazi e strutture necessarie.
Lo stesso si può dire per il progetto dell'ARSSU di dare vita ad una compagnia teatrale formata dagli studenti fuori sede, alla quale potrebbero fornire la loro collaborazione ed il loro contributo docenti e studenti delle diverse discipline dello spettacolo (cinema, musica, teatro, ecc.) presenti nei corsi di laurea della Scuola ed in particolare al DAMS.
Si ricorda a questo proposito che lo scorso anno la ex Facoltà di Lettere aveva collaborato proficuamente in questo senso (ma anche sul versante dell'interculturità con i docenti e gli studenti delle disciplime etnologiche ed antropologiche) ad alcune iniziatve del SUQ e che questa collaborazione dovrebbe proseguire anche quest'anno.
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commercio: è possibile partire dalla realtà del polo aggregativo di commercianti in piazza Truogoli di S. Brigida e della presenza dei CIV di Balbi e Prè per estenderne la rete con iniziative commerciali rivolte agli studenti, anche con facilitazioni per le aperture e il mantenimento delle attività.
In questo senso, sotto il profilo dell’ampliamento dei servizi da fornire ai propri assistiti e più in generale agli studenti universitari (in oggi limitati all’erogazione di sussidi economici, del servizio di ristorazione e del servizio abitativo) l’ARSSU intende assumere l’iniziativa dell’attivazione di una “ARSSU Card” che, d’intesa con i soggetti istituzionali e commerciali interessati, consenta ai soggetti destinatari di usufruire di sconti e agevolazioni negli esercizi convenzionati, rilanciando in tal modo i consumi nelle zone interessate e consentendo un risparmio per chi quelle zone vive e frequenta.
Per quanto riguarda invece le attività commerciali, si ritiene possa essere utile allo scopo incentivare l’occupazione delle strutture vuote del quartiere, sia private con contratti d’affitto agevolati che del Comune con contratti d’affitto simbolici, allo scopo di favorire la loro occupazione con attività produttive condotte da giovani di età inferiore ai 35 anni.
Particolare attenzione dovrebbe essere posta all’apertura dei bandi di assegnazione di tali locali in modo da favorire una significativa diversificazione delle attività produttive e culturali e, in questo senso, si potrebbero indire più bandi individuando i locali per tipologia e indicando sullo stesso la tipologia di attività da promuovere caso per caso.
Oltre a ciò vi è la necessità di risolvere alcune criticità per rilanciare compiutamente l’antico mercato di piazza Statuto o le ristrutturate piazza S. Carlo e piazza Durazzo relativamente a problematiche concernenti la sosta merci, i cantieri e gli spazi per lo smaltimento dei rifiuti, criticità che rischiano di compromettere progetti di sviluppo della zona.
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cablatura della zona, con accesso al wi-fi free, ora presente solo parzialmente nelle Residenze universitarie e nelle Scuole universitarie, oltre che, a pagamento, nei numerosi call center esistenti nella zona.