REPORT RIUNIONE CONSIGLIO MUNICIPIO CENTRO EST - 14.04.2014
Si è tenuta dalle ore 15 del 14 aprile, presso la Sala riunioni di Villa Piaggio, la riunione del Consiglio municipale del Centro Est (assenti i consiglieri Baccanti - PDL, Biagioni - Gruppo Misto, Brugnara - PD, Gennaro - Lista Musso, Pera - PD, Ripoli - FDS e Salterini - PDL); il consigliere Tizzi (SEL) è entrato alle 15,20 e la consigliera Ravera (SEL) alle 15,40; il consigliere Lanini (PD) è uscito alle 16,05.
All'ordine del giorno i seguenti punti:
1. Comunicazioni del Presidente e risposte a interrogazioni a risposta immediata;
2. approvazione verbali sedute Consiglio municipale;
3. parere su progetto "Sostituzione e ristrutturazione edilizia via D. Chiodo 47";
4. mozione della consigliera Ferrara (SEL) su "Quando la città soffre":
5. mozione del consigliere Bianchini (PDL) su "Centrale elettrica Porto";
6. mozione del consigliere Auteri (PD) su "Pulizia via Napoli";
7. mozione del consigliere Auteri (PD) su "Controllo stato alberature e aiuole corso Ugo Bassi";
8. mozione del consigliere Auteri (PD) su "Controllo stato alberature e aiuole Giardini Eugenio Montale".
La seduta è iniziata con le comunicazioni dell'assessora Italia (PD) sull'assemblea con l'assessore regionale Montaldo che si è tenuta presso il GAL sul mantenimento del consultorio al Lagaccio; come noto verrà istituito un polo di neuropscichiatria infantile e, per tre ore al giorno per tutti i giorni della settimana verrà mantenuto il preesistente presidio pediatrico, raccordato con le scuole della zona e con il territorio; su richiesta delle mamme presenti, l'assessore si è impegnato ad intraprendere un percorso condiviso che verifichi la possibilità di mantenere anche il percorso di accompagnamento alla maternità, valutando anche il potenziamento dei servizi e delle attività della struttura e dell'assessore Grubesich (PD) che ha relazionato sull'inzio dei lavori di posa in opera di nuove tubazioni del gas da parte di IREN alla Maddalena, che inizieranno il prossimo 5 maggio e dovrebbero concludersi nei primi mesi del 2015 e garantiranno comunque l'accesso stradale e la riqualificazione della pavimentazione.
Successivamente vi è stata l'espressione di sentimento della consigliera Ferrara (SEL), sempre sul consultorio del Lagaccio, che riportiamo integralmente:
"In seguito all’incontro tenutosi alla GAL sul consultorio del Lagaccio la scorsa settimana, alla presenza dell’assessore regionale Montaldo e due dirigenti dell’ASL Grossi e Napoli, ritengo opportuno esprimere alcune considerazioni in merito.
I consultori familiari nascono in Italia con la legge n. 405 del 1975 Poi la legge n.194 del 1978 indica le “norme per la tutela sociale della maternità e sull’interruzione di gravidanza” diventa quindi obbligo garantire l’applicazione della legge, attraverso interventi socio-sanitari.
Negli ultimi quasi 40 anni il consultorio è stato lo strumento per attuare interventi a tutela della salute della donna considerata nell'arco dell'intera vita, degli adolescenti, delle relazioni familiari e di coppia, dei nuclei familiari fragili o problematici. I Consultori offrivano consulenza e assistenza per gravidanza, preparazione al parto, post partum, allattamento, contraccezione, interruzione volontaria della gravidanza (IVG), problematiche sessuali, maltrattamento ed abuso; offre inoltre consulenza legale, assistenza psicologica e sociale alla donna, all'uomo, alla coppia, alla famiglia e all'adolescente.
Nonostante diversi documenti della Regione Liguria nel corso degli anni ribadiscono la necessità di valorizzare i Consultori familiari (ad esempio il dgr 395 del 2008 dà gli Indirizzi per la valorizzazione delle attività dei Consultori Familiari) come nell’ultimo documento sul Piano sociale integrato regionale 2013/2015 si parla ampiamente di interventi di sostegno alla maternità ed alla natalità, dove le attività di prevenzione e cura dovrebbero essere riorganizzate in servizi territoriali come “spazi e iniziative dedicati alle famiglie del territorio presso i servizi per la prima infanzia, i consultori e altri spazi pubblici..(non ben definiti)”
In realtà abbiamo assistito ad un progressivo ridimensionamento dei Consultori sul nostro territorio, con la solita motivazione delle riorganizzazioni necessarie dell’azienda sanitaria locale e la non possibilità di mantenere tutti i servizi descritti dalla legge.
Non ultimo il consultorio del Lagaccio, che addirittura rischiava di chiudere completamente.
Fortunatamente il territorio risponde e chi usufruisce di un servizio che funziona si allarma e si mobilita. Molte donne, mamme decidono di farsi sentire, già unite dall’esperienza lì vissuta, insieme cercano la strada per un confronto diretto con l’istituzione e lo trovano. Supportate anche dalla rete di donne.
Arriviamo quindi a noi, con la forte intermediazione del Municipio, la regione decide di stanziare 600mila euro per la ristrutturazione dell’edifico. Subito la scelta è quella di creare un polo di neuropsichiatria infantile, poi si decide di mantenere un servizio di pediatria tutti i giorni per tre ore al giorno. Ma questo non prevede il mantenimento dei servizi pre e post parto di cui usufruivano anche i quartieri limitrofi come centro storico, castelletto, origina, granarolo.
Questi servizi localizzati in modo capillare sul territorio permettono di raggiungere anche le fasce più disagiate e meno informate e permettono la creazione di gruppi di utenti che possono ritrovarsi spesso aiutandosi vicendevolmente.
L’assessore Montaldo, colpito dalla (qualità) partecipazione, è intervenuto positivamente dando buone possibilità di dialogo fra questo gruppo “angolo morbido” in modo più istituzionale con la dirigenza ASL, per poter studiare come mantenere questi servizi.
speriamo non siano solo parole ma un’effettiva attenzione e ascolto della cittadinanza.
Concludo dicendo che Se il territorio si mobilita e noi come Municipio ne sposiamo la causa, si possono ottenere dei risultati, a volte buoni risultati, che possono prevalere sulla logica dei riassetti organizzativi.
Certo io auspicherei ad un effettivo potenziamento del consultorio, con la riapertura ad esempio dei servizi di ginecologia..ma oggi tutto ciò mi pare già una vittoria.
Continuiamo così!".
Sono stati di seguito approvati i verbali delle precedenti sedute del Consiglio municipale e si è poi passati alla discussione e alla espressione del parere sulla ristrutturazione edilizia di via Chiodo.
Questo argomento è stato presentato dal Presidente della II Commissione Tizzi (SEL) che ha spiegato che la ristrutturazione investe 5 palazzine che facevano parte di un Istituto ortopedico e che erano state cartolarizzate e vendute a privati i quali hanno provveduto ad una completa sostituzione dei vecchi manufatti con 26 nuovi appartamenti e i relativi box pertinenziali; la II Commissione aveva dato parere favorevole (con l'astensione di SEL), vincolandolo però ad alcune indicazioni, riguardanti la previsione che la quota di Edilizia Residenziale Pubblica derivate dalla ristrutturazione (55 mq) sia impiegata all'interno del territorio del Municipio, i tempi della fase di cantiere e la particolare attenzione agli aspetti idrogeologici.
Nel corso del dibattito in Consiglio, SEL ha richiesto l'inserimento della frase "in particolare, stante la natura rocciosa del terreno di scavo nell'area di intervento (come indicato nella relazione geotecnica), si richiede di prevedere:
- tutti gli interventi necessari alla captazione delle acque a monte della rimessa interrata e alla conseguente canalizzazione verso il rio tombinato posto a levante dell'area;
- il monitoraggio della stabilità e delle vibrazioni degli edifici circostanti (oltre a quelli già inclusi nello studio) posti entro un raggio adeguato rispetto alla natura rocciosa del terreno per tutta la durata dei cantieri." relativamente agli aspetti idrogeologici e, ottenutolo, ha modificato il suo parere in favorevole, per cui la pratica è passata all'unanimità.
Sono poi state approvate, sempre all'unanimità, la mozione 4. (Disagio sociale) sulla quale sono intervenuti i consilgieri Palomba - IDV, Bianchini - PDL e Grasso - Lista Musso che, con toni diversi hanno ribaditola necessità di rimuovere le cause del disagio sociale e di rafforzare le strutture dei servizi sociali per tale funzione, la movione 5. (Centrale in Porto), modificata in parte dal proponente che, a fronte della tempistica di dismissione prevista da ENEL, ha posto l'accento sulle voci di localizzazione nella stessa area del polo petrolchimico attualmente a Multedo; a questo proposito è intervenuto il consigliere Galeazzo (SEL) che, su questo, ha chiesto che si avvii un approfondito studio e un conseguente dibattito - che coinvolga anche il Municipio Centro Ovest - che tenga anche conto, oltre che ai rischi per la salute, anche del fatto che l'orografia genovese non permette purtroppo, come sarebbe auspicabile, lo spostamento al di fuori dell'ambito cittadino (le navi cisterna devono poter scaricare il greggio vicino ai loro ancoraggi) salvo percorrere la strada della costruzione di piattaforme marine e che quindi, pur attivando tutte le misure di sicurezza del caso, nel ragionamento sull'inserimento del polo petrolchimico all'interno dell'ambito portuale vengano salvaguardati i posti di lavoro in essere ed evitato il rischio di uno spostamento di tale attività dalla nostra ad altre città, le mozioni 6., 7. e 8., tenendo conto che, per una svista, la mozione 7. fa riferimento a corso Ugo Bassi, ma l'area di intervento richiesto è in realtà quella di corso Dogali.
La seduta si è conclusa alle 16,30.