REPORT RIUNIONE I COMMISSIONE MUNICIPIO CENTRO EST - 10.06.2014

08.07.2014 10:59
La I Commissione consiliare si è riunita martedì 10 giugno dalle 17:30 alle 19:00 alla presenza di tutti i Gruppi consiliari (eccetto FDS e Gruppo Misto) e dell'Assessora Municipale Italia (PD).
L'ordine del giorno inizialmente prevedeva la discussione di una mozione presentata dai consiglieri Gennaro e Grasso (Lista Musso) per l'adozione di software libero e aperto, ma la mozione è stata ritirata per avere preventivamente un quadro dello stato dell'arte sul tema, perciò la seduta si è trasformata in una 
approfondita audizione della Direzione Sistemi Informativi e Città Digitale del Comune alla presenza della Direttrice Rosanna Garassino.
Da quanto emerso dall’audizione tutti i Consiglieri registrano che la gestione delle risorse informatiche può definirsi virtuosa, con una costante attenzione alla diffusione del software libero e aperto (sia in un’ottica di risparmio per l’Ente sia di una maggiore apertura dei formati e dei servizi nei confronti dei cittadini), 
al riutilizzo dei PC obsoleti mediante l’impiego di Linux, all’utilizzo di risorse interne per i servizi di aggiornamento dei dipendenti (sebbene il blocco del ricambio dei pensionati metta sempre più in difficoltà la Direzione).
Durante l’audizione viene anche illustrato un recente documento della Direzione Sistemi Informativi sullo stato dell’arte rispetto all’adozione di software libero da parte dell’Amministrazione, di cui sono riportate di seguito alcuni punti salienti.
"Dopo un periodo in cui il Comune ha adottato una politica sostanzialmente imparziale in merito all’open source e al mondo freeware, finalizzata a valutare le eventuali opportunità di risparmi o  riduzione dei costi, a fronte di prodotti licenziati, oggi il Comune di Genova sposa una nuova linea di indirizzo privilegiando (ove possibile) l’utilizzo di software libero od open source.
L’attenzione posta dall’Ente sul software libero è stata rimarcata proprio ad ottobre 2012 in occasione del dibattito “software libero in Comune” organizzato nel salone di rappresentanza dei Palazzo Tursi, con la presenza di Richard Stallman della Free Software Foundation e si è concretizzata con la delibera di giunta sulle Linee Guida sull’utilizzo del Software Libero.
Le linee di investimento riguardano diverse applicazioni strategiche che si appoggiano a sw open source, in particolare la posta elettronica, l’anagrafe residenti, il sito istituzionale del Comune, il prolungamento della vita media delle singole postazioni di lavoro rivitalizzate con l’installazione di sistema operativo linux, con conseguenti risparmi per l’Ente.
In un’ottica di verifica sullo stato della diffusione del software libero nelle PA è stata condotta, a maggio 2014, un’indagine conoscitiva di come hanno affrontato la questione i maggiori Comuni Italiani [...] e analizzato il “case study” di Monaco di Baviera.
[..] A seguito di sperimentazione, sono stati introdotti diversi software open source per PC, in sostituzione del corrispondente software proprietario acquisibile con licenza d’uso (Gimp in alternativa a Photoshop, 7zip in alternativa a Winzip, PdfCreator software per creare file PDF, Draftsight prodotto CAD, Libreoffice per videoscrittura, foglio di calcolo, presentazioni, db). Sono in corso i test per software alternativi a Geomedia (Quantum GIS, Kosmo), e a Oracle Spatial (Postgres/Postgis).
E’ stato introdotto in collaborazione con la direzione “Scuola, Sport e politiche Giovanili”, l’utilizzo di alcuni software open source ad indirizzo educativo (suite di giochi, programmi per disegni per i più piccoli, programmi educativi a livello elementare..), al fine di mettere a disposizione delle scuole dell’ente 63 postazioni “tecnologicamente obsolete riqualificate attraverso l’utilizzo di sistema operativo open source Linux, corredate di software libero. [...]
[...] sono stati realizzati 61 chioschi per i dipendenti, postazioni informatiche dislocate sul territorio che consentono ai dipendenti, che per la natura delle loro mansioni non sono dotati di propria postazione di lavoro informatizzata, di accedere al portale del dipendente e di fruire dei relativi servizi (cedolino, richieste permessi etc.). [...] Anche per la realizzazione dei chioschi si è utilizzato PC obsoleti, riqualificati attraverso l’installazione di sistema operativo open source Linux. Analogamente vengono riutilizzati PC obsoleti per realizzare chioschi ad uso del pubblico (biblioteche, Comune Informa). 
[...] Da diversi anni il Comune di Genova utilizza in ambito server distribuzioni Linux, ad oggi sono in produzione circa 60 server (S.O. Red Hat, Centos ) che coprono i più significativi ambiti: Posta (Zimbra, Squirrelmail, Dovecot, Postfix), Database (MySql), Web/Application server (Apache http, Apache Tomcat, JBoss), Monitoraggio (Nagios), CMS (Drupal, Spip), Strumenti di Groupware (Zimbra). Delle oltre 3000 caselle di posta dell’Ente, solo 300 sono in ambiente propietario. [...]
I percorsi di e-learning autoprodotti con risorse interne dei Sistemi Informativi, sono un ambito ormai consolidato, utilizzando dove possibile software freeware o open source. Questi moduli formativi consentono di raggiungere significativi numeri di dipendenti, risparmiando una quota significativa dei costi della formazione classica in aula.
[...] La messa a disposizione di documenti in formato aperto garantisce la fruibilità degli stessi. [...] per garantire la pubblicazione di documenti in formato aperto, anche a postazioni con Office obsolete, è partito un percorso di installazione diffusa della suite LibreOffice. [..] La progressiva diffusione di formati aperti per quanto riguarda la modulistica pubblicata sui siti garantirà la totale accessibilità da parte dei cittadini (svincolandola dalla necessità di utilizzo di prodotti di automazione di ufficio proprietari) e consentirà di rendere più agevole una eventuale migrazione verso il mondo open.
Dal mese di Marzo 2014 è partito un progetto sulla sperimentazione Linux sulle postazioni di lavoro. Tale progetto coinvolge in maniera diffusa tutta la struttura del Sistemi Informativi, mirata ad individuare le casistiche in cui è installabile Linux con un impatto organizzativo e tecnologico limitato. In particolare ci si 
pone l’obiettivo di analizzare i problemi di compatibilità con il parco applicativo installato, ed individuare le possibili soluzioni. Verranno individuati a tal fine ruoli più idonei all’utilizzo.
Considerando l’ampiezza e la complessità del sistema informativo dell’Ente, che si è sviluppato nel corso degli anni ed è composto da numerosi sistemi e applicativi, differenti tra loro per età e per tecnologia, l’introduzione del software libero e dell’open source viene affrontata con attenzione, valutandone l’impatto sui sistemi in uso, la compatibilità, la complessità di migrazione, i possibili costi derivanti dagli adeguamenti dei sistemi e dalle esigenze di formazione (i cosiddetti “costi nascosti”)".
 
[testo a cura di Marco Tizzi (SEL) che ha sostiuito Maurizio Galeazzo, assente]